17 maggio 2008

VALIGIA DI UN PELLEGRINO


In silenzio preparo la mia valigia in contatto con me stessa la preparo Questa preoccupazione non la porto con me nè nessun'altra in realtà, a cosa mi servirebbero? E nemmeno l'offesa ricevuta, dopo tutta non è mia se non di colui che l'ha fatta. E che fare degli altri miei fantasmi? Meglio non portarne nessuno vedrò quale altra illusione posso scartare. Che cosa metterò allora nella valigia che cosa mi servirà? la calma non può mancare, aiuta a chiarire i miei passi le mie certezze e le mie speranze mi permettono di avanzare la Forza l'ho già messa e anche il ricordo della mia unità interna Ho ancora tempo di prepare bene la valigia in silenzio continuerò a farla in contatto profondo con me stessa lo farò per andare verso la montagna solo con il necessario per andare lì dove le vette sono innevate dove si trova la mia amata Città quella dove giocavo da bimba con i giochi dell'infanzia quella dove il mio più intimo e lontano amico abita Con la valigia leggera, sì, così andrò!

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